Discovery è la televisione che ci accompagna alla scoperta del mondo, seduti tranquillamente sul nostro divano di casa. Che si tratti di cucina, amore, natura selvaggia o make up, non c’è curiosità che non venga soddisfatta dal palinsesto dei canali targati Discovery. Ne parliamo nel lungo speciale di oggi.
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Discovery: la curiosità per la realtà
Nata negli Stati Uniti dall’intuizione del suo fondatore John Hendricks, e approdata in Italia nel 1997, Discovery è l’azienda produttrice di canali televisivi che si propone di far scoprire il mondo ai suoi telespettatori. Sin dai suoi esordi, ha avuto un successo incredibile e una crescita che ha fatto impallidire i suoi concorrenti. La sua ricetta per la felicità è semplice quanto geniale: soddisfare la curiosità del pubblico con contenuti nuovi, reali, tematici.
Questa forse la novità più importante: accendendo la televisione e sintonizzandosi su un determinato canale Discovery, già sai più o meno cosa troverai, e puoi rilassarti e farti trasportare dalla trasmissione proposta in quel momento.
All’inizio della sua storia Discovery è stata una scommessa. La programmazione fiction e di intrattenimento generalista sembrava essere l’unica che suscitasse l’interesse degli spettatori. Ma, e non è la prima volta che lo diciamo, quando tratti il pubblico come un essere intelligente e con capacità di discernere, invece che come un ebete da ingozzare con l’imbuto, quasi sempre il successo è dietro l’angolo.
Discovery infatti esordisce strizzando l’occhio a quella fetta di telespettatori che sono felici di imparare e di farsi sorprendere. La proposta documentaristica è stata la scintilla che ha acceso il fuoco nell’attenzione del signor X, comodo sul suo divano, stanco dopo una giornata di lavoro, che vuole rilassarsi ma al tempo stesso non rimbecillirsi completamente di fronte a contenuti scadenti o chiassosi.
Negli anni Discovery è cresciuta, sia in patria che in Italia, arricchendo la propria offerta con nuovi canali, nuove acquisizioni, e contenuti diversificati.
Quando si diventa più grandi ogni tanto si perde un po’ di pudore, e anche alcuni titoli proposti non sempre soddisfano l’aspettativa di un contenuto culturale, ma quello che è rimasto fedele è l’aderenza a una tv dallo stile fresco, moderno e tematico.
La storia di Discovery Italia
La storia di Discovery Italia è complessa e lastricata di accordi, cambiamenti e acquisizioni. Potrebbe essere un canale tematico a parte, Discovery Discovery, perché no. Ma basta un piccolo riassunto per raccontare l’approdo in Italia di questa realtà e come si sia facilmente ambientata nel nostro Paese. Dagli USA, Discovery arriva nelle due capitali italiane: Milano e Roma, e in breve tempo affianca a Discovery Channel altre tre canali: Discovery Science, Travel& Living e Civilisation, con la nascita di Sky.
Nel primo decennio di questo nostro strano millennio, l’offerta si allarga rapidamente con nuovi canali anche in HD, e due nuovi canali, uno dei quali destinato a diventare il vero fiore all’occhiello dell’offerta: Discovery Real Time. Ma ne parleremo dopo…
Continuiamo a planare sopra ai paesaggi di Discovery per atterrare nel 2009, quando a Milano ha luogo il Creative Hub: un’occasione per definire le attività dei canali che operano nell’Europa meridionale. La lungimiranza di studiare un pubblico di un luogo dalla ricca storia, e dalla profonda disuguaglianza economica col resto della Comunità, che porta anche a una discrepanza culturale, con aspettative, stili di vita, orari e fervore differente, è stata sicuramente una mossa super intelligente, che dovrebbe essere scontata, ma che non tutte le realtà comprendono.
È lo stesso anno in cui Discovery Real Time diventa semplicemente Real Time, ed è trasmessa in chiaro sul digitale terrestre. L’anno successivo nascerà la versione + 1 del canale in onda sulla piattaforma Sky Italia.
Prosegue la corsa, con la nascita nel 2011 di Discovery World su Mediaset Premium e DMAX; il canale che odora di testosterone, dedicato al pubblico maschile.
Chi guarda i canali Discovery?
La tematicità dei canali proposti da Discovery permette di raggiungere un pubblico molto vasto. L’età più affezionata ai programmi proposti va dai 25 ai 45 anni: “giovani” diremmo oggi, ma in realtà comprende generazioni differenti, dalla X, i figli dei boomers, fino ai millenials.
Una buona fetta di proposta è dedicata alla popolazione femminile, ma Dmax offre un palinsesto che richiama l’immaginario dell’onnipresente Denim Musk degli anni ’80 o anche il Marlboro Man, l’uomo che non deve chiedere mai, il boscaiolo capace di sopravvivere nella tundra e di costruire un impianto di fornitura idrica con la mano sinistra mentre con la destra doma un super alligatore preistorico.
Ma diciamolo con franchezza, le etichette funzionano fino a un certo punto e anche la targettizzazione deve fare i conti col modificarsi e l’evolversi della società, per cui possiamo trovare anche una donna che fa le flessioni per diventare “strong, non come un uomo che vuole sembrare caruccio, ma come una bitch che vuole combattere con gli orsi in mezzo alla foresta” (come recita un tik tok diventato ormai celebre).
L’abbiamo già detto, se consideri il pubblico intelligente, hai fatto centro. Le donne non sono più appese a interminabili telenovelas alla ricerca del super mascellone miliardario che le ficcherà un anello di brillanti in fondo a un calice: anche le ragazze hanno voglia di scoprire il mondo. Questo non toglie che possano sognare un abito da sposa che le faccia sentire principesse o commuoversi immaginando il babbo che le accompagna all’altare. Altro mondo finalmente riconosciuto: gli omosessuali.
Non possiamo dire se sia stata un’apertura culturale o semplicemente una scelta di mercato, ma finalmente i gay sono protagonisti sul piccolo schermo non solo come strane creature effemminate, ma anche come chef e architetti.
L’Italia è spesso arrivata tardi sul riconoscimento di un certo pubblico come potenziale consumatore, basti pensare che i fondotinta per donne nere sono ancora in vendita in pochissime profumerie, come i reggiseni “color carne” sono per lo più di un pallido e tristissimo beige. Se lavori, guadagni; se guadagni spendi; se spendi, devi comprare quello che ti propongo io. Regola del marketing super semplice che a volte un certo provincialismo ignora, immaginando neri e omosessuali intenti a fare chissà cosa e chissà dove, invece di frequentare il centro commerciale della propria città.
Purtroppo in alcuni casi il rischio fenomeno da baraccone è dietro l’angolo, e in alcune trasmissioni questo ricchissimo mondo di appiattisce dietro stereotipi. I canali Discovery dunque mirano per lo più a un pubblico mediamente giovane, mediamente colto, mediamente benestante. Attenzione, non è l’italiano medio ad avere queste caratteristiche, per come è stato interpretato divinamente dal mitico Maccio Capatonda. Qui parliamo di giovani uomini e donne alla ricerca di un contenuto particolare.
When the consumer has a choice, he will pick special interest. John Hendricks, fondatore di Discovery.
I Canali Discovery
- NOVE. Posizionato sul tasto nove del nostro telecomando, è descritto da Discovery come il suo canale a vocazione generalista. Il palinsesto spazia dalla satira all’attualità, passando per l’immancabile FOOD e la cronaca. Punta di diamante del canale è Maurizio Crozza, col suo Fratelli di Crozza, il programma satirico in cui il comico genovese racconta i fatti del nostro Paese attraverso le sue irresistibili imitazioni. L’intervista è invece il mezzo che Daria Bignardi usa per raccontare i personaggi, la politica e la cultura italiana col suo programma L’assedio. Con un linguaggio fresco e intimo, tra una birretta e una chiacchierata, persone più o meno note si avvicendano di fronte alla giornalista. Toni molto più duri quelli di King of Crime, in cui Roberto Saviano racconta la criminalità organizzata attraverso intercettazioni e materiali inediti.
Andrea Scansi e Luca Sommi affrontano i temi politici tramite la formula del dibattito nel loro Accordi e Disaccordi, con Marco Travaglio come ospite fisso.
Il capitolo “cibo” è affidato a Francesco Panella con due programmi: Little Big Italy, alla scoperta dei migliori ristoranti italiani in giro per l’America, e Riaccendiamo i fuochi, dove si affronta il difficile discorso dei ristoranti a conduzione familiari piegati dalla crisi determinata dalla pandemia di Covid 19. Intrattenimento, risate ed esperimenti sociali sono invece il campo di Deal with It, con il “Medusa” Gabriele Corsi, e Cambio Moglie, il programma dove per una settimana due famiglie scambiano la propria consorte per mettere a confronto stili di vita differenti. Citiamo infine Naked Attraction, il dating show al sapore di paprika, in cui troviamo un single alla prese con la scelta del proprio partner tra 6 persone completamente nude. Ce n’è per tutti i gusti in questo canale Discovery, il cui motto infatti è : Siamo fatti di storie e di luoghi, Nessuno Comune. - REAL TIME. Il vero fiore all’occhiello della proposta Discovery, è presente sul digitale terrestre ed è nelle sue intenzioni il canale dedicato alle donne. Straordinario come la realtà, Real Time ospita tutta una serie di trasmissioni che giocano sulle persone comuni e le loro passioni. In un elenco di programmi più disparati, il canale ti accompagna alla scoperta di ricette e storie d’amore. Vero protagonista è quello che oramai si chiama Food, ovvero il programma di cucina, declinato in tutti i modi e le forme possibili. Dalla simpatica cuoca che ti guida passo passo dalla sua tenuta di campagna ( Fatto in casa per voi), al boss delle torte, il Re del cioccolato, sfide di torte, adulti e bambini pasticceri ( Bake off Italia), tutorial di grandi chef ( In cucina con Ale). C’è poi il capitolone “casa”. Come si arreda, come si cerca ( Cerco casa disperatamente), come si vende ( Vendo casa disperatamente), come si ospita (Cortesie per gli ospiti). Gli amanti del kitsch possono tuffarsi senza salvagente nel trionfo del genere col Salone delle Meraviglie e soprattutto il Boss delle cerimonie ( e il seguente Castello), dove seguire matrimoni, battesimi, anniversari e prime comunioni allestite con l’eccellenza del pacchiano. Programma che non ha bisogno di presentazioni, in onda su Canale 5 ma ospitato anche su Real Time col suo Day Time, è Amici di Maria de Filippi, giunto ormai alla sua ventesima edizione. Nel corso degli anni Real Time ha esplorato tutti gli aspetti della vita del telespettatore, tra cui il presunto giorno più bello, il matrimonio. Con tutta una serie di programmi dedicati all’abito e all’organizzazione. Ma c’è anche la passione per lo shopping, per il trucco, e qui troviamo alcuni grandi protagonisti del canale: da una parte Enzo Miccio e la sua compagna d’avventura Carla Gozzi, dall’altra Clio con i suoi seguitissimi tutorial di make up. Alcuni dei programmi citati sono passati nel corso del tempo in altri canali tematici sempre della formazione Discovery.
Scorrendo l’elenco interminabile dei titoli che si sono avvicendati sul canale, alcuni ci fanno anche sorridere e sono stati soggetti di satira, come Il mio gatto è indemoniato, altri un po’ rabbrividire. C’è il capitolo di quelli che vengono chiamati casi umani. Tutta una serie di persone che per i motivi più vari, sempre molto dolorosi, si sono trovati a vivere in condizioni a limite. Uomini e donne letteralmente sepolti da oggetti accumulati compulsivamente in casa, persone che vivono in condizioni igieniche allucinanti, e altre che hanno gravi deformità e patologie causate da un peso eccessivo ( Vite al limite). L’istinto voyeristico ci porta a seguire le storie di esseri umani cadute in situazioni terrificanti: per fortuna alcune volte a lieto fine. Non c’è limite a quello che possiamo vedere in un canale dall’aspetto così grazioso, come quello strano programma tradotto in italiano come La dottoressa schiaccia brufoli, che strizza ( letteralmente) l’occhio a tutti i dermotillomani , che devono essere davvero tanti visto proliferare di video su You Tube e Tik Tok che zoomano su punti neri e schifezze varie. D’altronde, se c’è un pubblico, qualcuno lo dovrà pur raccontare… o no? Ognuno faccia le proprie considerazioni… - DMAX Ne abbiamo già parlato, il canale per gli uomini veri, quelli che sguazzano nel fango, vivono sotto zero, vanno a caccia d’oro e vivono come veri boscaioli. Sul canale 52, l’odore di testosterone spazia dal Banco dei pugni al WWE Smack Down passando per survivalisti di ogni tipo, con una particolar predilezione per bruti personaggi sopra le righe e estremismi di ogni tipo.
Questi sono i tre canali di punta di Discovery, a cui si affiancano i più verticali:
- MOTOR TREND, motori 24 ore su 24 365 giorni all’anno.
- GIALLO, “tutte le note del crimine”: canale tematico dedicato al genere più popolare del mondo, (il Giallo, ovviamente).
- FOOD NETWORK: anche qui il nome del canale non lascia spazio a dubbi: il cibo e la sua cultura, ricette e viaggi culinari.
- HGTV – HOME & GARDEN TV, approdato sul digitale terrestre a febbraio 2020, il canale è completamente dedicato al mondo della casa, dalla compravendita alle ristrutturazioni, arredi, case vacanze, case mini, case estreme, case sugli alberi, case per giochi e tutto quello che vi può venire in mente sul tema.
- K2, il canale per i più piccoli. Tanti cartoni animati, e la super star Alvinnn!!!
- FRISBEE, anch’esso dedicato alla fascia di età compresa tra i 4 e i 14 anni, con una prevalenza di contenuti animati.
- DISCOVERY CHANNEL, disponibile su Sky, dedicato prevalentemente al pubblico maschile, con un palinsesto ricco di sopravvivenza, misteri, tecnologia, ma anche bellissimi documentari naturalistici.
- DISCOVERY SCIENCE, canale tematico dedicato alla scienza, disponibile su Sky
- EUROSPORT: su Sky e DAZN, tutti i più grandi eventi sportivi internazionali, dal calcio al rugby, ciclismo, nuoto, fino alle Olimpiadi.
Piattaforma DPlay e DPlay Plus
Discovery edita la piattaforma streaming DPlay (e il corrispettivo premium DPlay Plus). Si tratta della piattaforma unica del gruppo che permette di rivedere gli show ma anche di visualizzare la live dei canali. Svolge di fatto lo stesso ruolo di Mediaset Play per il gruppo Mediaset.
Oltre alla versione gratuita di DPlay, con tutti i programmi naturalmente preceduti e interrotti da inserzioni pubblicitarie, ne esiste una versione a pagamento denominata “DPlay Plus”, priva di pubblicità e con contenuti esclusivi riservati agli abbonati.
Programmi lineari gratuiti e buona visione