Home » Da Vedere » Serie Simili » La Casa di Carta serie simili. Cosa guardare dopo la Casa di Carta

La Casa di Carta serie simili. Cosa guardare dopo la Casa di Carta

Serie Simili alla Casa di Carta, ecco cosa guardare dopo La Casa di Carta. Il colpo alla zecca di Stato più famoso al mondo. La Casa di Carta è diventata una serie cult in questi anni. Il lancio della serie tv spagnola su Netflix ha creato un’ondata di fan impazziti. In effetti c’è poco da dire, l’idea è geniale, discutibili le ultime stagioni ma l’idea è indubbiamente di alta qualità. Non a caso è rimasto a lungo in vetta alle classifiche di Netflix, gli attori tutti unici nel loro genere hanno saputo conquistare importanti fette di pubblico.

Un gruppo di persone che non ha nulla da perdere decide di studiare un piano, capeggiati dal “professore” per entrare all’interno della zecca di stato spagnola e stampare un’enorme quantità di denaro. Da qui si aprono le danze, si conoscono i protagonisti e le loro storie e la trama si infittisce prende forma e inizia l’ascesa.

Per certi aspetti ricorda Squid Game, nel gioco, nella disperazione di alcuni personaggi e nei costumi ma è decisamente meno spietata. Se vi è piaciuta tanto la Casa di Carta, possiamo consigliarvi alcune serie che richiamano il genere, l’atmosfera o l’idea.

Leggi anche: serie simili a Black Mirror e serie simili a Questo Mondo non mi renderà cattivo

Mindhunter: E’ una serie ambientata nell’America degli anni 70, quando due detective uno più anziano e l’altro più giovane decidono di studiare la mente criminale dei serial killer, di tracciare i profili psicologici e scavare a fondo. Indagini che costano tempo e sacrifici ma che rendono la professione forense più completa. Per analizzare le menti criminali i due detective dovranno intervistare i più grandi assassini americani ed è proprio lì che la sfera emotiva personale si scontra con quella dell’omicida. Il fascino del male è quel che più di tutto rende la serie una vera chicca. Un mix tra sociologia psicologia ed arti investigative, un thriller che appassiona.

Orange is the new Black: La serie carceraria più cult di sempre. Una serie tutta al femminile che ha saputo coinvolgere una vasto target di persone, per la narrazione e quei colpi di scena degni di nota. La serie racconta storie di detenzione, impossibile dimenticare i volti e i vissuti di alcune protagoniste, è una serie che rimane scolpita, anche questo show come la Casa di Carta ha delle stagioni ben fatte a accattivanti, altre meno coinvolgenti. La protagonista della serie qui è Piper Chapman che si ritrova a scontare una pena per un remoto reato dentro al Litchfield Penitentiary. E’ il contrasto che regna all’interno della serie che alimenta l’attenzione dello spettatore, momenti di profonda solidarietà femminile a momenti di atrocità e vendetta che alternati tra loro rendono il tutto più colorito. Le storie delle protagoniste, i colpi di scena nonché quella tensione che si respira all’interno del penitenziario non possono non ricordare La Casa di Carta. Un altro aspetto che in parte richiama la serie spagnola è l’attenzione all’animo umano, alle follie, all’intelligenza e alla dignità dei suoi personaggi.

Marcella: La serie combina il genere del thriller psicologico con il drama della vita quotidiana, presentando una narrazione complessa e multistrato che gioca con le aspettative del pubblico. La serie non solo esplora il mondo del crimine, ma anche il turbolento panorama interiore di Marcella. Strappata tra la sua professione, un matrimonio in frantumi e una lotta personale contro la perdita di memoria, la protagonista si ritrova a camminare su un terreno instabile, instillando un senso di urgenza e insicurezza che pervade tutta la serie. Marcella quindi, non è solo una serie poliziesca, ma un viaggio nell’anima umana, esplora l’equilibrio precario tra ragione e follia, tra giustizia e vendetta. Non resta che immergersi in questa avvincente avventura, seguendo le tracce di Marcella nel cuore oscuro di Londra e dentro di sé. Non è un’opera corale come la Casa di Carta ma l’instabilità della protagonista, il senso di giustizia e vendetta richiamano la serie spagnola.

Vis a Vis: torniamo in Spagna, è una serie che descrive l’ambiente carcerario spagnolo dove la protagonista Macarena si trova a dover scontare 7 anni di reclusione per dei reati fiscali orchestrati dal suo ex amante e capo. Macarena è una semplice commessa perbene e timida che si troverà catapultata in un ambiente con il quale dovrà fare i conti. Vis a Vis sfida la concezione popolare della vita carceraria, presentando una prospettiva crudele ma autentica sulla vita dietro le sbarre. La serie non ha paura di affrontare temi duri e controversi, dall’abuso di potere alla solidarietà tra detenute, dal tradimento all’amore, e lo fa con un’onestà che tocca e disturba. E’ una lotta alla sopravvivenza e alla capacità dell’animo umano di sapersi adattare a qualunque condizione.

Prison Black: Lincoln Burrows si trova nel braccio della morte del carcere di Fox River per aver ammazzato una persona. Il fratello del detenuto (Michael) ritiene che Lincoln non abbia mai commesso un simile reato e sia del tutto innocente. Da qui nasce il piano di Michael per poter liberare e scagionare suo fratello. Il fratello del detenuto studierà un piano a tavolino, fingerà una rapina per farsi rinchiudere nello stesso penitenziario di Lincoln. Da qui inizia il viaggio e la conoscenza di diversi detenuti e personaggi che saranno per forza di cose coinvolti. L’idea ricorda la Casa di carta, anzi se vogliamo essendo Prison Black una serie tv più anziana può aver inspirato il regista della serie spagnola. Anche qui vale lo stesso discorso già fatto per le serie sopra citate. Non è un semplice thriller quello che ne evince è proprio il viaggio all’interno dell’animo umano, le contraddizioni e le caratteristiche dei protagonisti che rendono tutte queste serie uniche nel loro genere.

Lascia un commento