
Vi siete innamorati di Questo Mondo non mi renderà cattivo? E allora ecco un po’ di serie simili da guardare, dopo aver visto questo mondo non mi renderà cattivo. Siamo alla terza opera di Zero Calcare, la sua seconda serie di Netflix. Dopo il successo di Strappare Lungo i Bordi, il fumettista romano si è cimentato con un altro show degno di nota. Sara Secco Armadillo e Zero sono affiancati in questa serie da un nuovo personaggio, Cesare. Zero proverà ad aiutare il suo amico che dopo diversi anni tornerà a vivere nel quartiere natio e che lo porterà a scontrarsi con i cambiamenti suoi e dell’ambiente circostante. Zero Calcare ha abituato il suo pubblico a riflessioni di un certo tipo, mai scontate e sempre pungenti ed attuali, qui proverà a fare altrettanto. La coscienza di Zero sarà sempre doppiata dall’attore romano Mastandrea.
Serie Simili a Questo Mondo non mi Renderà Cattivo
Strappare Lungo i Bordi: Zero Calcare con la sua serie Strappare Lungo i Bordi ha creato scalpore. Un’ondata di entusiasmo si è notato anche sui social nel periodo in cui lo show è uscito su Netflix, posizionandosi nella Top 5 per alcuni mesi. l’Italia è impazzita per Zero, per il suo modo di intrattenere e saper parlare con ironia, disarmo e sincerità ad un target di persone molto ampio. E’ una serie che tocca da vicino alcuni temi esistenziali ed universali come la morte, l’amore, l’infanzia e le relazioni.

Rebibbia Quarantine: Un piccolo capolavoro di Zero Calcare nato durante un periodo difficile, quello della pandemia da Covid. Rebibbia infatti è una serie tv di 9 episodi nata in pieno lockdown. Zero Calcare qui racconta la quarantena vissuta da alcuni personaggi romani che vivono nel quartiere di Rebibbia, zona in cui vive lo stesso fumettista. La serie è brillante, sarcastica e piena di spunti di riflessione, le puntate sono state presentate durante la messa in onda di Propaganda Live sulla 7. E’ la prima serie tv del fumettista.

Daria: Torniamo indietro nel tempo e andiamo a vedere una delle chicche d’animazione anni 90. Un successo di MTV, Daria racconta le insicurezze e le perplessità di una ragazza fuori dal comune, molto intelligente, cinica e intollerante all’omologazione. Nonostante Daria abbia oramai la sua età è uno show d’animazione interessante che tratta se vogliamo tematiche simili a quelle di Strappare lungo i Bordi. Un contenuto generazionale che rimane credibile anche perché l’omologazione di massa è un tema che non ha età ne epoche.

Bojack Horsman: Un altro capolavoro d’animazione, simile ai lavori di Zero Calcare più di quanto si possa pensare. Questo cavallo antropomorfo sa seriamente far mettere in discussione il suo pubblico di appassionati che segue le vicende stagione dopo stagione. Drammi esistenziali, famiglie difficili e frustrazione da vendere sono in parte le tematiche affrontate da Bojack. Il trucco del successo di questa serie è che il dramma personale viene raccontato da un cavallo antropomorfo, altro aspetto fondamentale è che la serie è scritta benissimo. Bojack è l’attore di successo di una sitcom sdolcinata anni 90. La sitcom finisce, la notorietà pure e Bojack cade nel baratro, diventa autodistruttivo e alcolista, ma i toni sono sempre così ironici e dissacranti da rendere piacevole tutta la serie. E’ forse tra tutti lo show che si avvicina maggiormente al mondo di Zero Calcare.

Fleabag: Una serie da vedere su Prime Video, divertente irriverente e generazionale. Non è un fumetto, ma la protagonista vive in parte le stesse difficoltà di Zero. La protagonista di questa serie vive a Londra e deve fare i conti con diversi aspetti della sua vita. Un lavoro che le piace ma non decolla, la sua vita sentimentale, una famiglia non proprio funzionale e delle dipendenze che la rendono fragile e insicura. Un po come Cesare il protagonista della nuova serie di zero calcare, anche lei vuole trovare il proprio spazio nel mondo e colmare quel senso di inadeguatezza e di non appartenenza. E’ una serie brillante ben fatta e da vedere.

Skins: E’ una serie che ha la sua età, ma che ha segnato un’intera generazione, ha dato il via a tutti quei contenuti generazionali ed esistenziali arrivati in questi ultimi anni. Se l’animazione con Daria ha saputo affrontare alcune tematiche negli anni 90, Skins per le serie tv ha fatto lo stesso. La prima stagione di Skins è del 2007. La serie racconta drammi, disavventure e piccoli traguardi di un gruppo di adolescenti inglesi. C’è l’introspezione, l’ambiente che influenza negativamente le scelte di alcuni di loro, le droghe, il sesso e la voglia a prescindere di auto-definirsi e di affrontare la vita così come si può. E’ una bellissima serie da recuperare su Netflix se non l’avete vista.
