
Non poteva mancare un documentario sulla star della musica rock italiana. Vasco Rossi sbarca su Netflix con un docufilm dal titolo il Supervissuto. Non è più un segreto oramai, la notizia ufficiale è stata data dalla stessa piattaforma, la data d’uscita però non è stata ancora comunicata, ma quel che è certo è che prossimamente gli amanti di Vasco potranno godersi un bello spettacolo dal divano di casa. Non è il primo documentario di Vasco, ma sicuramente questo Supervissuto è un’opera completa, un film a tutto tondo girato in piena pandemia da Covid.
C’è tanto dentro a questo documentario, 50 anni di storia del cantante e pezzi d’Italia. All’interno di Supervissuto infatti non mancano gli anni di debutto e di successo di Vasco, gli anni 70 e 80 con la loro politica, le mode e la realizzazione personale e artistica dello stesso Vasco.
Poi prosegue e si toccano corde più intime negli anni 90 e 2000, la creazione di una famiglia e la perdita di alcuni amici fondamentali nella vita del cantante, momenti complessi da superare. Ma Vasco rinasce e lo fa sempre, da qui il titolo del documentario Supervissuto. Il suo aggrapparsi alla musica nei momenti più bui, la consapevolezza di voler scrivere e cantare, di volerlo fare per se stesso e per intere generazioni che continuano a seguirlo come fosse la prima volta. La musica come crescita di un’identità che a mano a mano diventa sempre più solida e riconoscibile.
L’anno della malattia e dei ricoveri in ospedale, la lunga ripresa e la voglia di tornare a cantare negli stadio, perché lo stadio è un pò il mondo di Vasco, la seconda casa dove ama tornare. Son presenti diversi aneddoti e le motivazioni che lo hanno spinto a comporre alcune canzoni.
Anticonformista, provocatorio, anarchico ma anche terribilmente romantico e intenso. Vasco Rossi nel tempo ha saputo regalare ai suoi fan delle sfumature e dei colori sempre diversi. Impossibile non conoscere a memoria almeno una delle sue canzoni, perché Vasco che piaccia o no ha fatto la storia della musica italiana e continua a farla. All’interno del documentario il cantante romagnolo parla anche della pandemia e del lockdown, periodo difficilissimo per gli artisti e per la musica in generale.