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Shining di Kubrik, curiosità che forse non sapete

Uno dei film più amati di sempre, un cult che tutti almeno una volta hanno visto nella loro vita, Shining di Kubrik continua a girare tra i palinsesti delle reti tv di tutto il mondo. Uno degli adattamenti cinematografici tratti dai racconti di King tra le migliori in assoluto. E’ proprio la turbolenta relazione tra i due che da sempre incuriosisce gli amanti del cinema e di Shining. Prima di analizzare la complessità del rapporto tra King e Kubrik, due geni a confronto, vi sono anche altre curiosità sul film che meritano attenzione. Se la vostra passione sono il cinema e le serie tv, segui UpGo Plus anche su Telegram.

Kubrik e L’Esorcista

Quando pensiamo a Stanley Kubrick, subito ci vengono in mente capolavori come 2001: Odissea nello spazio, Arancia Meccanica o Shining. Ma ciò che pochi sanno è che il maestro cinematografico aveva avuto, a un certo punto della sua carriera, l’ambizione di portare sul grande schermo una versione totalmente rinnovata e personale di L’esorcista.

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Nell’atmosfera fervente degli anni ’70, Kubrick, noto per le sue incursioni audaci e avanguardistiche in diversi generi, aveva manifestato un marcato interesse per l’horror. Non solo: aveva perfino accarezzato l’idea di dirigere il celebre film L’esorcista, ispirato all’omonimo romanzo di William Peter Blatty. Ma come mai una delle menti più geniali del cinema non ottenne l’opportunità?

La ragione risiede nelle condizioni proposte dal regista. Kubrick non voleva solo dirigere il film: aspirava a produrlo, avendo quindi il pieno controllo creativo sull’opera. Questa sua richiesta non fu accolta, spianando la strada a William Friedkin, che avrebbe poi diretto la versione del 1973, entrata nella storia del cinema.

Tuttavia, la passione di Kubrick per l’horror non si estinse con quella mancata opportunità. Secondo alcune indiscrezioni, raccontate da amici vicini al regista, Kubrick confessò di voler realizzare “il film più spaventoso del mondo”. Non si trattava di una singola storia, bensì di una serie di episodi che avrebbero esplorato e giocato sulle paure più profonde e ancestrali del pubblico, quei timori irrazionali e paralizzanti che ognuno di noi porta con sé sin da bambino.

Sarebbe stato affascinante vedere una mente brillante come quella di Kubrick esprimersi in un progetto del genere, e chissà, forse avrebbe potuto davvero rivoluzionare il genere horror come ha fatto con tanti altri. Ma se c’è una cosa che la storia del cinema ci ha insegnato è che ogni regista ha il suo tempo e la sua opera. E forse, per Kubrick, quella visione horror è rimasta un sogno irrealizzato, ma che ha certamente contribuito a influenzare le sue opere successive.

E mentre L’esorcista rimarrà sempre uno dei pilastri del cinema horror, possiamo solo immaginare cosa avrebbe significato avere una versione firmata Stanley Kubrick. Un sogno cinematografico che, per quanto inespresso, continua a stimolare la nostra immaginazione.

Danny Lloyd: Il piccolo attore di Shining, una stella che si è esaurita troppo presto

Tra le innumerevoli ragioni per cui Shining di Stanley Kubrick è considerato un capolavoro, spicca la performance di Danny Lloyd. Il giovane attore, che ha interpretato Danny Torrance, ha offerto una delle interpretazioni più memorabili nella storia del cinema horror. Eppure, nonostante la promessa iniziale, Lloyd ha abbandonato presto la carriera di attore.

Il mondo del cinema è noto per le sue meteore, stelle brillanti che splendono intensamente ma brevemente. Danny Lloyd sembra incarnare perfettamente questa definizione. Dopo l’incredibile successo di Shining, Lloyd è apparso solo in un film televisivo, ritirandosi dalla scena dell’attore poco dopo.

In un’intervista al New York Daily News nel 2013, Lloyd ha condiviso i suoi sentimenti riguardo la sua breve carriera cinematografica: “Abbiamo continuato a provarci per diversi anni… finché, al liceo, mi sono fermato a circa 14 anni, quasi senza successo”. Nonostante le sue brevi apparizioni sul grande schermo, i fan di Shining sono stati entusiasti nel vederlo fare un breve cameo come spettatore in Doctor Sleep, il sequel del 2019 diretto da Mike Flanagan.

Forse una delle curiosità più sorprendenti sul set di Shining è che il giovane Danny Lloyd non era a conoscenza della natura horror del film mentre lo girava. Kubrick, desideroso di proteggere il giovane attore dall’intensità del film, aveva preso misure speciali per assicurarsi che Lloyd non fosse esposto alle scene più spaventose. Solo anni dopo, quando ha potuto vedere il film nella sua interezza, Lloyd ha compreso l’effettiva essenza della storia.

Nonostante la sua breve carriera, Danny Lloyd ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo del cinema. Il suo ritiro precoce è un promemoria di come la fama e l’industria cinematografica possano essere imprevedibili. Tuttavia, anche se la sua stella ha brillato per poco tempo, ha lasciato una luminosa traccia nel firmamento cinematografico, illuminando uno dei momenti più icastici della storia dell’horror.

ll Complesso Legame tra Stanley Kubrick e Stephen King

Nel vasto panorama cinematografico, poche collaborazioni sono state tanto discusse quanto quella tra il regista Stanley Kubrick e lo scrittore Stephen King. La loro unione artistica ha portato alla creazione di Shining, un film che ha lasciato un segno indelebile nella storia del cinema. Ma dietro le quinte, la loro relazione era tutt’altro che armoniosa.

  1. Inizi Difficili: Quando Kubrick decise di adattare il romanzo di King, lo scrittore era entusiasta. Tuttavia, la visione di Kubrick per il film divergeva significativamente da quella di King per il suo libro. Questa discrepanza fu fonte di tensione fin dall’inizio.
  2. Visioni Contrapposte: Mentre King vedeva Shining come una storia di discesa nella follia causata da forze soprannaturali, Kubrick era più interessato a esplorare la psiche umana e la fragilità della mente. Questa divergenza fondamentale ha portato a numerose discussioni tra i due.
  3. Comunicazione Limitata: Nonostante le loro differenze, Kubrick e King hanno cercato di mantenere una comunicazione aperta. Tuttavia, ci sono state voci secondo le quali Kubrick avrebbe raramente consultato King durante la produzione, rendendo lo scrittore sempre più frustrato.
  4. Rispetto Professionale: Nonostante le tensioni, entrambi riconoscevano il talento dell’altro. Kubrick ammirava la capacità di King di creare storie avvincenti, mentre King rispettava la maestria cinematografica di Kubrick.
  5. Riflessioni Posteriori: Nel corso degli anni, King ha espresso la sua insoddisfazione per l’adattamento di Kubrick, sottolineando come il film avesse perso molte delle sfumature del libro. Tuttavia, non ha mai negato l’impatto e l’influenza che Shining ha avuto nel mondo del cinema.

In conclusione, la collaborazione tra Stanley Kubrick e Stephen King è stata una fusione di due menti creative con visioni divergenti. Sebbene la loro relazione possa essere stata burrascosa, il risultato finale, Shining, rimane un capolavoro cinematografico che continua a incantare il pubblico di tutto il mondo.

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