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Cosa si rischia usando il pezzotto? Sanzioni per gli utenti di IPTV illegali

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Nuovo capitolo della guerra alla pirateria. In queste ore le Forze dell’Ordine hanno abbattuto una nuova rete di abbonamenti pirata, meglio detti “pezzotti”. Una platea vasta di utilizzatori, con in cima alla piramide un uomo della provincia di Varese, dal quale sarebbe partita l’attività molto ben remunerata. Oltre 1800 abbonamenti pirata, così riporta SkyTg24, per un giro d’affari complessivo di oltre 300 mila euro.

Ovviamente la vendita dei pezzotti, con l’accesso full ai programmi sportivi di Dazn e Sky avveniva attraverso internet, per mezzo di siti web dedicati che proponevano sistemi di pagamenti come ricariche PostePay e bonifici bancari.

Non tutti sanno che con la pirateria oggi si rischia grosso. E a pagare il conto non sono solo i gestori di questi giri di affari illeciti ma anche i “semplici” utenti che comunque si rendono complici di un sistema criminale estremamente dannoso, sia per lo sport che per il cinema e le serie tv.

Ma cosa è il pezzotto?

Sky “pezzotto”, o più semplicemente IPTV illegale. Il nome “pezzotto” pare arrivare dalla Campania, la regione d’Italia in cui il sistema pirata avrebbe (il condizionale è d’obbligo) il maggior seguito. Tuttavia viene usato in gran parte di Italia per indicare appunto le IPTV illegali.

Con la crescita dell’internet veloce lo streaming pirata, che ovviamente necessita di una connessione stabile e potente ha visto una diffusione esponenziale. Sopratutto negli ultimi tempi ovvero da quando tutta la Serie A si è trasferita nativamente sulla tecnologia IPTV. Il pezzotto, in parole povere, consente di vedere Dazn, Sky e Netflix con pochi euro ogni mese (sono disponibili anche abbonamenti annuali con cui si può risparmiare ulteriormente). E ovviamente in maniera 100% illegale.

Sicuramente a tutti sarà capitato di sentir parlare di questo sistema per vedere tutto spendendo pochissimo. Peccato che, come abbiamo già spiegato in altri articoli, del grosso fatturato raccolto dalle IPTV illegali niente va a finire nelle casse delle pay tv. E di conseguenza nulla arriva ai detentori dei diritti e alle leghe sportive.

Decoder Pezzotto

I rischi del pezzotto

Non tutti sono ancora ben consapevoli che usando il pezzotto si rischiano grossi guai con la giustizia. Diversi esperti di sicurezza informatica sono impiegati dai nuclei speciali delle forze dell’ordine col preciso compito di risalire agli utenti sfruttato servizi pay tv illegalmente. E le conseguenze sono piuttosto serie.

Pezzotto multe salate

Grazie alla raccolta degli indirizzi IP ed all’uso delle carte di credito per i pagamenti, essere scoperti non è difficile. In questo caso si rischia una sanzione penale ed il risarcimento da corrispondere alla pay-tv violata: nello specifico si annunciano multe dai 2.582 euro ai 25.822 euro, più il carcere da minimo 6 mesi fino a 3 anni.

Il punto della questione non riguarda quindi il mezzo attraverso cui si guarda l’IPTV. Ai fini della salata sanzione potrebbe essere sufficiente possedere le chiavi di accesso pirata o l’indirizzo IP, perché l’illegalità starebbe proprio nel mancato pagamento del canone del servizio che stiamo guardando in modalità “pirata”.

Il flusso dati generato dalle IPTV è facilmente tracciabile dalla polizia: questo significa che se finora non si è stati colti in fallo è stato solo per fortuna. I furbetti, a quanto pare, stavolta verranno beccati quasi tutti.

Cosa ne pensi di questa caccia ai furbetti della tv pirata? Sei d’accordo con l’ipotesi di sanzioni così severe contro chi guardava le partite con il pezzotto? Raccontaci la tua opinione e dialoga con la redazione di UpGo nello spazio commenti qui sotto.

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